La certificazione verrebbe apposta dal Fisco per migliorare le chance di vendita dei crediti nati prima dei provvedimenti antifrodi, varati a partire da novembre del 2021
In attesa di definizione di eventuali mini proroghe del superbonus per i condomini in cui lo stato di avanzamento dei lavori sia a buon punto, al MEF si continua a discutere una possibile soluzione per salvaguardare gli esodati del superbonus. Tra le ipotesi allo studio, spunta la creazione di una nuova certificazione, il cosiddetto “bollino blu” che verrebbe apposto dal Fisco con l’obiettivo di migliorare le chance di vendita dei crediti nati prima dei provvedimenti antifrodi, varati a partire da novembre del 2021. Come ricostruito da Il Sole 24 Ore, il correttivo – ancora in fase embrionale ma che ruoterebbe attorno a una serie di verifiche documentali – sarebbe chiamato a risolvere problematiche legate alla scarsa commerciabilità dei crediti fiscali che si sono formati prima delle strette assestate, nei mesi, dagli ultimi governi.
Ad esempio, i bonus facciate comunicati tra il 2020 e il 2021, che nessuno vuole più acquistare, a causa di scarsi controlli e un alto tasso di truffe, potrebbero essere rimessi in circolazione a seguito di una serie di controlli e attività di certificazione poste in essere da Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. L’idea è di fare in modo che i bonus risultino “bollinati” dal Fisco così da incoraggiare e tranquillizzare i potenziali acquirenti.
Non per ultimo, un rigoroso controllo della genuinità dei crediti fiscali consentirebbe al Governo una puntuale verifica dell’impatto sulla crescita a seguito di un’analisi “costi-benefici”. quindi, eventuali rimodulazioni delle prossime misure dedicate al settore edili.
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